Linee Guida per la valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario (VIIAS)
(NB. Aggiornamento I: Collegato Ambientale con LEGGE 28 dicembre 2015, n. 221 e al DM 30 Marzo 2015
Aggiornamento II: Linee guida ISPRA )
Lo scorso APRILE 2015 iL Consiglio Federale del Sistema ISPRA/ARPA/APPA ha approvato all’ unanimità le Linee Guida per la valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario (VIIAS), indirizzate sia ai valutatori sia ai gestori, che definiscono i criteri per il corretto svolgimento delle attività ordinarie di VIA, VAS ed AIA previste dalle normative vigenti
Valutazione preliminare (screening, verifica di assoggettabilità, scoping)
In base all'art. 12 del D.lgs. 152/2006 (allegato I alla parte seconda - Criteri per la verifica di assoggettabilità di Piani e Programmi (P/P)) l’autorità competente valuta se è necessaria la VAS laddove si producano impatti significativi sull’ambiente, acquisendo il parere sul Rapporto preliminare. Sono inclusi nella valutazione i rischi per la salute umana.
Campi di applicazione a titolo esemplificativo
Siti potenzialmente contaminati, SIN, aree ad elevata criticità ambientale, aree in cui risultano necessarie azioni di risanamento della qualità dll’aria, AIA, Stabilimento a rischio di incidente rilevante, industrie insalubri di prima classe.
VIA (Valutazione di impatto ambientale)
La salute pubblica dei procedimenti di VIA, è regolamentata dal punto f) all’allegato 2 del D.P.C.M. 27 dicembre 1988, che ad oggi risulta attuale nonostante l’abrogazione da parte del DLgs 152/06.
In particolare, il suddetto allegato 2 indica i contenuti dello studio di impatto ambientale (SIA) da redigere a carico del proponente, tra i quali:
punto f) Salute pubblica. Obiettivo della caratterizzazione dello stato di qualità dell'ambiente, in relazione al benessere ed alla salute umana, è quello di verificare la compatibilità delle conseguenze dirette ed indirette delle opere e del loro esercizio con gli standards ed i criteri per la prevenzione dei rischi riguardanti la salute umana a breve, medio e lungo periodo…
AIA (Autorizzazione integrata ambientale)
L'AIA è volta a prevenire fenomeni di inquinamento e incidenti e con il D.lgs 46 del 2014 rafforza il coordinamento AIA-VIA tale per cui le condizioni e misure supplementari per l'AIA inserite nella VIA (considerazioni inerenti la salute e la popolazione) saranno oggetto di verifica e di controllo ai fini del riesame/rinnovo della autorizzazione.
ADEMPIMENTI DEL GESTORE
Il gestore dovrà dimostrare l’assenza di un impatto sanitario dovuto all’esercizio dell’impianto nelle pregresse condizioni di autorizzazione e dovrà produrre una valutazione predittiva rispetto alle emissioni per cui chiede l’autorizzazione sulla base delle nuove BAT.
In particolare, per impianti già sottoposti ad una valutazione di impatto ambientale, il gestore dovrà presentare i risultati di monitoraggio VIIAS in sede di autorizzazione o rinnovo della stessa.
Se l’impianto non è stato sottoposto a VIA, il gestore in fase di richiesta di autorizzazione AIA, dovrà presentare la documentazione secondo le modalità indicate dalle Linee Guida per la VIA.
Come adempiere
- caratterizzazione dal punto di vista della salute umana, dell'ambiente e della comunità potenzialmente coinvolti, nella situazione in cui si presentano prima dell'attuazione del progetto;
- identificazione e la classificazione delle cause significative di rischio per la salute umana da microrganismi patogeni, da sostanze chimiche e componenti di natura biologica, qualità di energia, rumore, vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, connesse con l'opera;
- identificazione dei rischi eco-tossicologici (acuti e cronici, a carattere reversibile ed irreversibile) con riferimento alle normative nazionali, comunitarie ed internazionali e la definizione dei relativi fattori di emissione (Approcci metodologici Risk Assessment – RA, Healt Impact Assessment – HIA);
- descrizione del destino degli inquinanti considerati, individuati attraverso lo studio del sistema ambientale in esame, dei processi di dispersione, diffusione, trasformazione e degradazione e delle catene alimentari (Studi di dispersione e di ricaduta degli inquinanti sul suolo attraverso “EPA’s Preferred/Recommended Models”);
- identificazione delle possibili condizioni di esposizione delle comunità e delle relative aree coinvolte;
- integrazione dei dati ottenuti nell'ambito delle altre analisi settoriali e la verifica della compatibilità con la normativa vigente dei livelli di esposizione previsti;
- considerazione degli eventuali gruppi di individui particolarmente sensibili e dell'eventuale esposizione combinata a più fattori di rischio.
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